21 Giu 2022
Pianificare il passaggio generazionale
Pianificare la propria successione, anche da giovani e anche in presenza di patrimoni ordinari, rappresenta una scelta di lungimiranza, nell’ottica di conservare la ricchezza e mantenere sereni rapporti familiari.
Tuttavia, in Italia in pochi pensano per tempo a regolamentare la propria successione.
Secondo dati resi disponibili da fonti notarili, al 2018, solo il 12,26 % della popolazione italiana, fa testamento e, di questa percentuale, il 77,74% utilizza la forma del testamento olografo. Ciò potrebbe anche voler dire che la maggior parte di quei pochi che fanno testamento, lo fa da solo, senza neanche farsi assistere da un avvocato o da un notaio.
Nei paesi anglosassoni, al contrario, la cultura della pianificazione successoria è molto diffusa.
Le persone fanno testamento o istituiscono trust anche da giovani, tant’è che nel Regno Unito il 75% delle successioni è regolato almeno da un testamento.
Allora, perché è così importante la pianificazione successoria?
Perché, in mancanza di pianificazione, si avrà a che fare con la successione c.d. “legittima”.
Ciò significa che la successione si aprirà a favore delle varie categorie di soggetti successibili indicate nel Codice Civile: dai congiunti più prossimi (coniuge e figli), ai più remoti (parenti fino al sesto grado).
Nella successione legittima il patrimonio del defunto viene trasmesso agli eredi per quote, dando vita a una “comunione ereditaria”: gli eredi diventano comproprietari di tutto il patrimonio pro quota (ad esempio per un immobile la proprietà potrebbe appartenere per la quota di 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli in parti uguali).
Come è facile intuire, la comunione crea grandi difficoltà di gestione (tutti vogliono decidere e nessuno vuole contribuire alle spese) e di suddivisione del patrimonio.
Infatti, se i beni non sono divisibili in natura (per esempio un quadro, oppure un piccolo appartamento al mare ecc.), l’unico modo per ripartirli tra gli eredi è procedere alla vendita, ma, per fare questo, è necessario che tutti gli eredi siano d’accordo sull’an della vendita (sulla decisione di vendere) e sul quantum (il prezzo).
Il risultato di questo è che i tribunali sono “intasati” da lunghe e costose controversie giudiziarie tra eredi.
Una consulenza in questa materia può risultare preziosissima per le famiglie, sia per conservare la loro ricchezza nei vari passaggi generazionali, che per preservare i rapporti.
Gli strumenti per pianificare la successione sono quelli tradizionali, come il testamento e la donazione, ma anche quelli di nuova introduzione, come il patto di famiglia, il trust e i veicoli societari.